La regione dell'Estremo Nord del Camerun è una delle più calde. La temperatura media è di 36° C. Nella diocesi di Maroua, la capitale, dove ci sono le nostre comunità di cui faccio parte, questo è il clima.
- Da metà novembre a fine febbraio c’è un po’ di fresco, in particolare durante la notte, ma si tratta di un fresco secco. Talvolta è accompagnato da una specie di nebbia o vento polveroso tipico della zona subsahariana, cioè il vento di sabbia comunemente chiamato “Harmattan”. Tutto questo influisce sulla salute della popolazione locale, non equipaggiata per affrontare il freddo. Inoltre anche la nostra pelle diventa secca e biancastra paragonabile al colore della farina di frumento. Le labbra e i talloni diventano più secchi e tendono a screpolarsi.
- Nel mese di marzo, il clima diventa ancora più secco e sempre più caldo, ed è accompagnato da venti violenti e caldi, che portano con sé altre ondate di polvere. Da aprile a metà giugno il clima diventa insopportabilmente caldo. In modo tale che uomini e animali si rifugiano all'ombra dei pochi alberi offerti dalla natura, resistenti alla siccità. La casa diventa un ambiente sfavorevole per riposarsi e ripararsi da queste intemperie. Molte persone provano sollievo passando la notte sotto le stelle, nonostante alcuni insetti fastidiosi.
Durante questa stagione, l'acqua diventa un bene scarso e il suo consumo aumenta in modo significativo. I pochi pozzi della regione non sono in grado di soddisfare le esigenze della popolazione locale. Alcune pompe, alimentate dalla corrente, sovente non funzionano a causa delle interruzioni improvvise di elettricità.
Anche alcuni animali: insetti, rettili, come lucertole e scarafaggi, vengono a conquistare gli spazi occupati dall'uomo. Così, gli abitanti sono obbligati a condividere la loro quotidianità con questi sgradevoli ospiti. Allora si adeguano con le seguenti battute: «Viviamo con» … «Facciamo con» … «Andiamo avanti con» … - Da metà giugno a settembre è la stagione delle piogge. A volte sono così abbondanti che provocano ingenti danni materiali. In parte, il deterioramento della natura, è causata anche del comportamento umano, irresponsabile nei confronti dell’ambiente. Come la negligenza e disboscamento selvaggio, anziché la gestione responsabile e attenta.
Però, il periodo delle piogge è anche provvidenziale. Infatti, la popolazione può coltivare gli orti e i campi, fare provviste dei prodotti agricoli, necessari per la sopravvivenza. - Tra ottobre e metà novembre la stagione ci offre una temperatura molto umida.
Veramente nell’Estremo Nord tutto è "estremo"! Caldo torrido, precipitazioni massime, siccità enorme. La stagione delle piogge estremamente breve.