Noi, suore di san Giuseppe di Cuneo, che componiamo le due piccole comunità del Camerun, Salak e Mora, ci siamo incontrate presso la casa di accoglienza degli Oblati.
L’obiettivo è stato quello di ascoltare insieme il Signore, come faceva la prima comunità cristiana, in uno spirito di raccoglimento e di preghiera, sull’esempio di Maria.Il Rettore del seminario maggiore, Sant'Agostino di Maroua, ha trattato il seguente tema: “So cosa ho scelto” (Giovanni 13). Per noi consacrate, è stata una libera scelta come anche da parte di Dio nei nostri confronti. Egli ci conosce e sa perché ci ha amato così tanto da attirarci a sé, per rimnere con lui e servirlo nei fratelli e nelle sorelle. Quindi, la l’atteggiamento essenziale è rimanere radicati in Gesù Cristo e totalmente impegnate per il Regno.
La testimonianza di vita non è solo personale ma anche comunitaria. Per questo, il sacerdote ha evidenziato l'importanza dell’esempio di vita dei primi cristiani che erano “Assidui nella preghiera, nella frazione del pane, nella comunione fraterna e nell'ascolto della parola di Dio”.
Dopo il commento c’è stato un tempo di riflessione e meditazione personale, che ci ha aiutate a entrare interiormente nei brani biblici proposti. Poi, nel momento di condivisione, abbiamo letto la lettera di madre Gemma Gastaldi. Lei ci incoraggia a creare e a vivere questi momenti di incontro intercomunitario, come una bella occasione per portare insieme le fatiche e le gioie. Infatti, le strade percorse insieme vanno più lontano di quelle in cui si cammina individualmente. Da soli, noi rischiamo di perderci.
Insieme a questi suggerimenti, non è mancata la lettura di alcuni paragrafi del Documento finale dell’Assemblea triennale, redatto in agosto 2021. Si siamo soffermate su quello che interpella maggiormente la nostra vita consacrata e la missione in Camerun.
Abbiamo concluso il “Ritiro” con un'Agape fraterna viva e gioiosa.