“Cura e custodia della casa comune: scoprire Dio anima del mondo”. Questo è il percorso proposto dalla Federazione delle Suore di San Giuseppe a suore e laici guidato da suor Mariaelena Aceti.
Oggi, in un mondo interconnesso, abbiamo una sorprendente occasione di ricucire il rapporto fede-scienza. Dobbiamo chiedere al Signore la “capacità di vedere di nuovo” come il cieco Bartimeo del vangelo. C’è bisogno di riscoprire una teologia cosmologica che ci porta ad una nuova cristologia. Dio ci chiama in avanti, non verso l’alto, perché lui si è incarnato. Da questa visione anche l’Eucaristia ha un nuovo risvolto. Diceva Teilhard de Chardin: «L’Eucaristia è celebrata sull’altare del mondo».
Il creato, secondo il modello divino, ci porta a vivere in modo diverso i rapporti umani. C’è una mistica delle relazioni. Vedere Dio in tutte le cose e negli altri comporta esplorare la nostra casa interiore, ma per uscire e formarci ad una spiritualità ecologica. «Non voglio più considerarmi uno che tutela la foresta pluviale, ma piuttosto io sono parte della foresta pluviale che difende se stesso» (John Seed).
Siamo di fronte a grandi sfide, ma anche a delle grandi opportunità per il nostro cammino spirituale: incontrare Dio nel cosmo per rinnovare la fede e aver cura del creato.