Capita a volte di dover vivere in luoghi o con persone non proprio corrispondenti ai nostri desideri. Talora ci troviamo in quella situazione per scelte di vita fatte anni prima, in cui ancora crediamo.
Non è solo per ubbidienza o per amore che si accetta, quanto per fedeltà all’ideale primordiale che ci aveva affascinato. Quel sì, ora riconfermato con una certa sofferenza, porterà frutto. Come e quando la primavera verrà, sul momento non si sa. Forse lentamente spunteranno nuovi germogli, annunci di più profumati fiori.
Ancora una volta ci è chiesto di attendere, ancora di credere e sperare con fiducioso abbandono. Ammetto che è semplice predicare quando non vivi la situazione. Ma capita così in tutte le vocazioni seriamente vissute, compresa quella matrimoniale. Lo sapeva bene padre Médaille quando scriveva «Siate sempre disponibili a tutto quello che Dio vuole fare di voi» (X,6).