Nel mese di Aprile si sono conclusi gli incontri del gruppo-famiglia “Chiamati alla Comunione”. Incontri ricchi di momenti di ascolto, di riflessione, di preghiera, di vera e profonda condivisione.
Per noi, che come famiglia ci siamo uniti al gruppo solo quest'anno, sono stati molto preziosi. Con l’aiuto della lettera apostolica “Patris Corde” di papa Francesco ci siamo accostati alla figura di san Giuseppe e l'abbiamo riscoperta. Padre della tenerezza, uomo della presenza quotidiana forte e silenziosa, che reagisce alla paura con coraggio e affidamento a Dio, sostegno nei momenti di difficoltà.
Ed è proprio da san Giuseppe che dobbiamo imparare a guardare per capire in che modo abitare i nostri “tempi difficili”. A lui che è uomo della fiducia, che sa sperare quando è più difficile farlo superando così i momenti di crisi che incontra. A lui, uomo concreto che sa prendersi la responsabilità e, soprattutto, sa ascoltare Dio che parla al suo cuore.
E così, dopo un anno passato in sua compagnia, oggi sappiamo di avere al nostro fianco un uomo a cui poter affidare le nostre giornate, le nostre fatiche. Un uomo che ci insegna a metterci in gioco, a fare sempre il possibile, a donarci nel posto in cui siamo, lì dove viviamo. Da lui impariamo ad accettare che la vita non sempre va nel senso giusto, ma che sempre c’è una possibilità di reinventarci… se ci fidiamo di Dio e impariamo a pregare.
Con quanta cura e attenzione gli uccelli creano il loro nido, fanno nascere, nutrono, si prendono cura dei loro piccoli, insegnano loro a volare a vivere… Proprio come Giuseppe ha fatto con Gesù.
Lo hanno espresso molto bene i bambini che, con l’aiuto e la creatività degli animatori, durante il nostro incontro hanno dato vita a tanti bellissimi uccellini colorati, creati con le loro mani.