Il ritiro spirituale, nella vita consacrata, è una tappa significativa per il cuore e per la mente. È un momento opportuno per respirare profondamente, per trovare il conforto del cuore, sovente agitato.
È il tempo per incontrare Dio nel silenzio, di riposo in lui. Per leggere la Parola, per ravvivare la fede. È una pausa per riflettere sul significato della propria esistenza, per prendere le distanze prima di fare scelte importanti. È il tempo per approfondire le grandi domande della vita e per comprenderne il senso profondo. È vivere un'esperienza di semplice presenza in Dio, a se stessi e agli altri.
In questa dinamica, domenica 1° ottobre 2023, noi suore di San Giuseppe di Cuneo delle comunità di Mora e di Salak, Camerun, ci siamo ritrovate per un Ritiro spirituale. Ospiti della casa di accoglienza degli Oblati di Maria Immacolata a Maroua.
La parabola del “buon Samaritano" (Lc 10, 25-37) è il testo scelto per la riflessione. Padre Paul Adamou, la guida del ritiro, ha fatto notare che alla fine del racconto, avviene la svolta della parabola, nel momento in cui si dice che «ha compassione». Egli infatti non si accontenta di guardare il moribondo, ma si sente coinvolto nel suo intimo. C'è una compassione viscerale che lo spinge a mettere in atto tutto il possibile per salvare l'uomo. La vera compassione non è un sentimento, ma piuttosto un'azione che porta a prendersi cura dell’altro. La compassione del Samaritano per l'uomo è quella di Cristo che dispensa le grazie, senza risparmiarsi. Ciò vale anche per il cristiano, membro del Corpo di Cristo che è la Chiesa.
Questa parabola interpella ciascuna di noi, consacrate per costruire le nostre comunità. Ci chiede di combattere l'indifferenza e di far prevalere l'amore e la fraternità.
Dopo il commento della Parola è seguito un tempo di meditazione, che si è concluso con la celebrazione dell’Eucaristia e il pasto in convivialità.
Il pomeriggio è stato dedicato alla condivisione di esperienze e proposte per futuri incontri spirituali e distensivi.