Secondo la Bibbia, la donna è stata creata dalla costola dell'uomo. Dio non voleva che l'uomo fosse solo. Le diede quindi una compagna, una partner, un’amica, un essere umano che lo completasse.
E, attraverso la coppia, continuare la sua opera di creazione. Infatti, oggi la maggioranza delle donne sono accanto ai loro mariti come coppia e come famiglia, oltre a essere impegnate più direttamente nella vita della Chiesa. Altre, anziché il matrimonio, scelgono di consacrare la loro vita a Dio, attraverso i consigli evangelici. Si dedicano così alla preghiera e all'apostolato. A sostegno di questa opzione c’è il fatto che Gesù risorto ha affidato a Maria Maddalena la missione di andare ad annunciare ai suoi fratelli e sorelle che è vivo e di poterlo incontrare a Gerusalemme.
Mi soffermo però sulle donne sposate che si dedicano al servizio del Signore e della gente nei diversi movimenti, presenti nelle nostre parrocchie. Ad esempio, nella nostra parrocchia di Mora ci sono diversi gruppi a cui fanno parte le mamme. Donne della carità, donne cattoliche, donne catechiste, donne della misericordia, donne apostoliche... ecc. Tutte si dedicano all’opera che Cristo ha affidato alla sua Chiesa. Siamo felici del posto che occupano nella nostra Chiesa locale. Esse danno un buon contributo all'evangelizzazione e all’annuncio della parola di Dio, oltre all'educazione delle loro famiglie. Collaborano per il buon funzionamento delle iniziative e dell’organizzazione in generale.
Ringraziamo queste creature di Dio, che continuano a servire il Signore giorno dopo giorno. Sono come le vergini sagge che tengono accese le loro lampade, mentre aspettano lo sposo, con pazienza e amore.
Il posto delle donne nella Chiesa oggi è un segno di speranza perché, attraverso i loro gesti e la loro dedizione, trasmettono la fede ai bambini e alle persone che incontrano sul loro cammino.
>>Nella foto: un gruppo di mamme catechiste durante la formazione