Più di 900 ragazzi, con le loro catechiste, hanno risposto con entusiasmo e coraggio alla chiamata missionaria. Questo il tema che li ha mossi: “Andate dalla Chiesa locale fino ai confini del mondo”.
Fatelo con “Cuori ardenti e piedi in cammino”. Quindi, durante una intera settimana, si sono messi in cammino per visitare le famiglie delle 47 comunità, di cui è formata la parrocchia di Rio Bonito do Iguaçu (Paraná, Brasile).
Ecco la viva voce di alcuni ragazzi.
«Nelle visite alle famiglie siamo stati ricevuti tutti con amore. Ci hanno trasmesso, con semplicità e con lo sguardo sincero e allegro, la gioia di ricevere la parola di Gesù e di pregare insieme a noi ragazzi. Sento che questa esperienza mi ha rinnovato la fede».
«Mi ha toccato incontrare tante famiglie che hanno bisogno di amore, di forza. Ho pregato Maria, perché possa sempre orientarle e illuminarle nelle difficili scelte della vita».
«Io, con i miei amici del catechismo, ho pregato in varie case. Ma una mi ha toccata particolarmente, quella della signora Rosa. Quando siamo arrivati lei è stata molto emozionata e molto riconoscente, perché avevamo scelto la sua casa. Ha condiviso con noi la sua esperienza di fede, dicendoci che lei prega tantissimo. Durante una novena, ha chiesto di essere curata dal diabete ed è stata esaudita, infatti ha affermato che non prende più nessun farmaco. Non avevo mai sentito una storia così forte».
«Durante la visita alle famiglie mi ha impressionato molto vedere case molto semplici, piccole, con dentro il minimo necessario, un tavolo, poche sedie, un gas, un piccolo frigorifero… In alcune, pur avendo più di tre figli, c’erano solamente due camere… Mi ha fatto pensare alla mia casa, dove ho tutto e non sono felice, anzi voglio sempre di più. Mi sono sentito ingrato».
«Per raggiungere una famiglia della nostra comunità abbiamo camminato quasi un’ora. Quando siamo arrivati, la gioia di essere accolti da nonna Maria ha fatto sparire la stanchezza. Ci ha offerto un succo, dei biscotti invitandoci a entrare nella sua piccola casa. Abbiamo pregato per lei e per i suoi figli che abitano lontano, ma sono presenti nelle belle foto che lei ha esposto in cucina. Ho sentito che niente può fermare l’amore di una mamma, di una nonna».
La voce di una catechista
«Ringrazio per l’opportunità di vivere quest’esperienza con i miei catechizzanti. Ho visto nei loro occhi la gioia di portare Gesù nelle famiglie, emozionati nell’ascoltare la vita sofferta di tante realtà familiari. Sono grata alla Chiesa che, ogni anno, propone il mese missionario. Una parentesi che ci stimola a lasciare da una parte le nostre comodità, per metterci in cammino verso gli altri, come ha fatto Gesù. È molto più quello che riceviamo di quello che diamo. Porto nel cuore il volto di molte signore sole e per tutti prego».
Noi suore di San Giuseppe
Accompagniamo con attenzione il cammino della catechesi. Ci impegniamo a stimolare tutte le 250 catechiste, perché assumano con amore queste belle iniziative della Chiesa universale e locale. Siamo coscienti che tutto serve per aiutare i molti ragazzi a diventare discepoli missionari. Autentici cristiani appassionati di Gesù, della sua Parola e del “caro prossimo”. PhotoGallery