Nella festa della Presentazione di Gesù al tempio, il 2 febbraio, si inserisce la giornata mondiale della vita consacrata, stabilita da san Giovanni Paolo II. Qust'anno ricorre appunto la XXVI.
Nelle diverse diocesi e nelle singole comunità, rappresenta un’opportunità d’incontro segnato dalla fedeltà di Dio, che si manifesta nella perseveranza gioiosa delle consacrate e dei consacrati. Quest’anno, in particolare, ci inseriamo nel cammino sinodale della Chiesa universale e delle singole diocesi, con la ricchezza dei nostri carismi e delle nostre vite. Infatti, «La vita consacrata nasce nella Chiesa - afferma papa Francesco -, cresce e può dare frutti evangelici solo nella Chiesa, nella comunione vivente del popolo fedele di Dio».
L’anfora è il simbolo, scelto dall’USMI delle diocesi di Cuneo e Fossano, che esprime bene la vita di ogni persona consacrata. È stata deposta ai piedi dell’altare della Cattedrale, dove abbiamo celebrato l’Eucaristia.
L’augurio rivolto alle consacrate e ai consacrati, in particolare quelli che festeggiano il giubileo di professione, è che la loro vita sia anfora. Sia sempre disponibile a lasciarsi ricolmare dalla presenza del Signore per poter riversare il suo amore su ogni fratello e sorella. Sia testimonianza della fraternità, semplice e quotidiana, vissuta con gratuità, capace di dissetare il desiderio della presenza di Dio nei cuori delle persone.