Una tavola rotonda con tre testimonianze consacrazioni diverse di vita. Kate della Compagnia di sant’Orsola; padre Francesco dei piccoli fratelli di Gesù; suor Luciana delle suore di santa Marta.
È l’incontro sul tema “Esperienze di vita consacrata oggi: anfore diverse nella reciprocità", svolto il 24 aprile 2022, nella programmazione dell’Usmi delle due diocesi, Cuneo e Fossano. Attraverso le tre testimonianze di vita, si è potuto riscoprire la bellezza dell'essere “Anfore preziose”. Certamente diverse nella propria consacrazione, quindi originali e uniche, il cui contenuto ha bisogno di conservarsi fresco e integro per offrirsi in dono. Abbiamo sperimentato gioia e riconoscenza per la bellezza e l’originalità con cui lo spirito suscita carismi diversi. Ed è emerso chiaramente il significato di ciò che i giovani nel Sinodo hanno chiesto alla vita consacrata: «Siate profeti di fraternità».
Con Kate si è ascoltato uno spaccato di vita di un Istituto secolare, dove "lo specifico è quello di essere radicali e allo tempo stesso liberi e creativi. Capaci di accogliere dallo Spirito Santo il modo più opportuno per vivere la testimonianza nel mondo".
Padre Francesco ci ha permesso di "contemplare" la bellezza della vita dei Piccoli Fratelli di Gesù. Un Istituto religioso germogliato dal sacrificio solitario, nel deserto, di fratel Charles de Foucauld. Attualmente si esprime in diverse fraternità che testimoniano, in un pluralismo armonico, quella vita di Nazareth che lo appassionò per tutta l’esistenza. I piccoli fratelli, uniti totalmente a Cristo, operano attraverso la loro fedeltà alla vita contemplativa e alla crescita invisibile del Regno di Dio fra gli uomini.
La testimonianza di suor Luciana ha suscitato in noi forti interrogativi. Possiamo riassumerli nell’articolo citato delle sue Costituzioni. "Nella chiesa vogliamo essere in semplicità e umiltà quella Betania dove Gesù è atteso e accolto, con una carità che abbraccia tutti i luoghi e tutte le persone senza distinzione, che è aperta alle molteplici necessità della Chiesa Universale, secondo i segni dei tempi. Con la fede di S. Marta accogliamo e serviamo Cristo nei fratelli".
Le tre testimonianze di vita ci ricordano, come ha sottolineato fratel Francesco, che siamo chiamati ad essere donne e uomini di speranza, ma che sanno abitare questo tempo di deserto della vita consacrata. Però, non vivono nella tristezza e preoccupazione perché consapevoli che basta una goccia d'acqua per far nascere dei fiori meravigliosi. Forse i fiori non saranno quelli che ci aspettiamo. In futuro saranno diversi, ma susciteranno orizzonti nuovi nella Chiesa e nella società.
Abbiamo vissuto un bel pomeriggio con "profeti di fraternità", che vivono la loro appartenenza a Cristo immersi nel mondo. Creativi, liberi, contemplativi in una società agitata e fugace… che a volte non sa il fine ultimo del suo correre. Profeti, con quel profumo di Betania che si chiama carità e che invade il nostro mondo.