Nuovamente ci ritroviamo suore e laici del Piccolo Disegno a riflettere, a confrontarci, a ricercare quei tratti caratteristici che ci delineano come Famiglia carismatica, domenica 1° maggio 2022.
Un altro bel passo di verifica sull’autenticità della nostra testimonianza cristiana. Infatti il nostro non è un carisma da museo, ma un carisma dinamico. Esso esprime una vita che continuamente nasce e rinasce, cresce e mette rami nuovi. Ancora don Danilo Magni, giuseppino di Murialdo, ci guida ad andare alle radici ecclesiali della famiglia carismatica. Lo fa con il riferimento alla vita e alla spiritualità della chiesa primitiva, descritta negli Atti degli Apostoli (4,32-35). Quindi è la parola di Dio, approfondita alla luce dello Spirito Santo, ad offrirci alcuni punti forza perché il nostro camminare insieme sia vero e autentico. Si appoggi su basi sicure, assuma freschezza e vigore. Ecco alcuni passaggi fondamentali.
- Come famiglia carismatica, è importante la dimensione del “mettere in comune” i beni a servizio di una missione condivisa, come pure l’esperienza, la vita di comunione e di gioia.
- Lo stile e la testimonianza sono tipici del Risorto. Segno di quella vita nuova e piena, da ricercare e ritrovare ogni giorno, anche nella fatica della routine quotidiana.
- La famiglia carismatica mette al centro della sua attenzione le “povertà”, nei suoi diversi aspetti dell’oggi. Cerca di discernere le modalità possibili per soccorrere i “poveri”, all’interno e all’esterno di essa.
- La famiglia carismatica diventa una “presenza nascosta” che parla, che opera come lievito nella pasta. Luce e sapore che sgorgano dal loro essere “uniti nella preghiera e nello spezzare il pane”.
Queste caratteristiche ci hanno immerse in una scia di luce, aprendoci gli occhi e il cuore a ciò che è essenziale della famiglia carismatica. È una presenza di chiesa, quindi, un amore donato e ridonato in continuazione, per la gioia di tutti. In essa si coglie un orientamento fedele e armonioso alla comunione, per dare pienezza di senso e di prospettiva, sia al suo interno come al “caro prossimo”, secondo padre Médaille, nostro fondatore.