È sempre una grazia, un dono speciale poter partecipare a una festa di famiglia, in Congregazione! Ho avuto la gioia di essere presente alla festa di san Giuseppe, nostro caro patrono e prottettore!
Quest’anno è stata ben organizzata dalla commissione dei laici del “Piccolo Disegno”. I partecipanti sono stati numerosi: laici e suore, tutti uniti nella lode e nel grazie a Dio per averci dato Giuseppe! La bellíssima liturgia della IV domenica di Quaresima, illuminata dalla dimensione della luce e della gioia ci ha fatto assoporare la bellezza dell’annuncio di Gesù. “Essere luce, comportarci da figli della luce”: una proposta vissuta in pienezza dal nostro caro san Giuseppe, come uomo luminoso, saggio e fedele.
Alcune espressioni del vescovo, monsignor Piero Del Bosco, ci aiutano a essere figli della luce e a camminare guardando al nostro patrono. «L’augurio che ci facciamo è puntare gli occhi su Giuseppe... Guardiamo a lui, come l’uomo dei sogni... L’uomo che obbedisce alla volontà di Dio fino in fondo...! Guardiamo a lui che prende con sé Maria, sua sposa. Segue Gesù, a cui dà il nome, e custodisce entrambi nell’amore! Guardiamo a Giuseppe, uomo che ci insegna a far spazio agli altri come lui ha fatto spazio a Maria e a Gesù, accogliendo il mistero del Dio con noi».
Significativa la processione offertoriale, in cui una consacrata e un laico hanno offerto all’altare il pane e il vino; mentre Giada, giovane candidata al noviziato, ha offerto un bel cero, simbolo di Gesù, la luce del mondo. I canti, eseguiti con armonia, cura e precisione, hanno aiutato tutta l’assemblea a vibrare... e ad esprimere la gioia per il mistero celebrato. Il canto finale, sollennemente dedicato al nostro patrono, ha volto i nostri sguardi verso la bellissima statua di san Giuseppe. Icona che da anni illumina la nostra cappella e ci orienta a Gesú.
La festa è continuata nel cortile interno della Casa Madre con una ricca, varia e generosa condivisione di dolci, salatini, panini e bevande... Tutto preparato con tanta cura e dedizione da parte del gruppo organizzativo. Questo momento fraterno, pur con i limiti della pandemia, ha permesso a tanti di incontrarsi e di rivedersi. Di riabbracciare amici e persone che, in modi diversi, condividono lo stesso carisma di comuione, consegnatoci da padre Médaille.
Un gioco divertente, uno stimolo per la memoria, ha coinvolto e fatto divertire molte persone. Un gruppetto di signore, amanti della cultura musicale occitana diffusa in alcune valli del cuneese, ha eseguito con l´organetto-fisarmonica musiche occitane. Questo momento ha creato un clima gioioso e familiare. Inoltre, ha favorito la partecipazione dei più giovani a una danza animata e divertente.
Un grazie di cuore ai laici e alle suore, che hanno preparato la festa celebrativa e fraterna in omaggio al nostro caro san Giuseppe!