Anche quest’anno il mese di maggio ci regala, nel giorno di Pentecoste, una festa solenne, speciale di congregazione: i Giubilei di Professione religiosa. È incontro molto atteso.
Preparato con cura e gioia spiritualmente dalle sorelle festeggiate; la Casa Madre accoglie e organizza l’evento. Nella luce splendida della liturgia invochiamo, con tutta la Chiesa, il dono dello Spirito Santo sulla barca di questa umanità nei gravi pericoli della sua attuale navigazione. Lo invochiamo sulle sorelle giubilari dei 25-50-60-65-70-75 anni di consacrazione religiosa, alcune presenti, altre nelle comunità italiane e dei Paesi di missione. Parenti, amici, consorelle si stringono alle festeggiate in gioioso coro di abbracci, auguri, preghiere, canti. Dalle comunità lontane giungono messaggi di affettuosa e intensa partecipazione, letti al termine del momento conviviale “di nozze”.
La celebrazione Eucaristica, momento centrale della festa, è presieduta dal nostro Vescovo mons. Piero Delbosco, con 3 concelebranti. La cappella, addobbata a festa, risuona di canti del coro di consorelle, diretto dalla festeggiata, suor Marta Pesce. In clima di intensa partecipazione, ciascuno presente all’eccezionale evento, accoglie con fede la promessa di Dio: “Effonderò su voi il mio Spirito!”. Nell’omelia ci viene rivolto l’invito ad accogliere il Dono dall’Alto, che ha reso persone, prima pavide e chiuse alla novità di Dio, dei coraggiosi testimoni di Gesù risorto. Chiediamo che continui oggi ad agire in modo potente, spingendo al largo la Chiesa e la Congregazione verso il futuro.
Siamo quindi invitati ad unirci nella preghiera per queste sorelle che, pur nella debolezza, ma con stupore e riconoscenza per le tante grazie ricevute, fanno a Dio Padre la rinnovazione devozionale dei Voti. Confidano nella forza dello Spirito e nell’intercessione di Maria, di Giuseppe, di padre Médaille e di tutti i Santi. La loro vita, fatta offerta rinnovata, esprime ora fiducia per un nuovo inizio. “Grazie, Signore! Abbiamo messo le nostre piccole vite nelle tue mani, al tuo servizio; abbiamo risposto come abbiamo potuto e tu ci hai dato il centuplo. Spirito Santo, riempici del tuo amore, rendici testimoni della tenerezza di Dio nella dedizione e nella preghiera fino all’ultimo istante della nostra vita”. Il coro canta: “Nelle tue mani, Signore, è la mia vita; mi abbandono a Te”.
La gioia di questo giorno si è fusa, per tutte noi, con la mestizia per la morte di suor Adriana Giribaldi. È giunta al compimento di una vita feconda di bene, spesa con amore, dedizione e fedeltà nell’annuncio del Regno, purificata dallo spogliamento di una lunga malattia. Per lei invochiamo la Vita in pienezza nell’eterno abbraccio di Dio Amore.