È il 27 dicembre 2024, festa di S. Giovanni apostolo ed evangelista: un pomeriggio in pieno clima natalizio. Un pomeriggio di festa, di gioia e di vita, per noi suore di S. Giuseppe di Cuneo.
Provenienti dalle varie comunità, ci siamo date appuntamento nella Casa Madre. Una bella opportunità per rivedere volti cari, per esprimere reciprocamente affetto e amicizia. Un’occasione per scambiarci notizie buone e meno buone, sostenerci nel cammino. Il fare festa insieme è motivato anche da un evento che ci tocca da vicino, che coinvolge la nostra vocazione e le nostre storie, tutte intrecciate nel “Piccolo Disegno”. Celebriamo infatti i 375 anni della nascita delle Suore di S. Giuseppe, fondate dal gesuita, Jen-Pierre Médaille, a Le Puy-en-Velay in Francia nel 1650.
Il Consiglio generalizio, che ha animato il pomeriggio, ci ha introdotte subito in un’atmosfera intrisa di Carisma. La lode alla Trinità, il canto “Ad Maiorem Dei Gloriam”, il fare memoria dei primi passi del “Piccolo Disegno” nato dal cuore del Fondatore. Sono momenti significativi di quel respiro ampio e rigenerante che ci viene regalato.
Allora, in quel lontano 1650, “lo Spirito stava facendo qualcosa di nuovo”. Dal cuore contemplativo di padre Médaille è nata una nuova realtà, uno stile di vita chiamato appunto “Piccolo Disegno”. Un carisma incarnato nel tempo e in luoghi diversi da una moltitudine di suore e laici. Così, anche oggi lo stesso Spirito continua a creare novità nella storia, nella Chiesa e in coloro che vivono questo carisma.
È significativo che l’anniversario della Fondazione coincida con la celebrazione dell’anno giubilare nella Chiesa. L’apertura della Porta Santa è segno, è preludio, è promessa di qualcosa di nuovo che germoglia. Che chiede cura e protezione per poter crescere e portare frutto.
Sia l’augurio anche per noi Suore di S. Giuseppe. Attraverso la nostra presenza e quella dei laici, il carisma continui a germogliare e a portare frutti nella Chiesa e nel mondo, per la maggior gloria di Dio.