Pare muto il pilone dai muri sbrecciati, ma non lo è. Non invoca una cura: gli basta un fiore. Quello che è sbocciato per lodare la Madonna. Da un po’ di giorni qualcuno si affanna lì attorno:
è una donna dal cuore pesante, che insieme al sudore asciuga qualche lacrima. Solo l’anno prima non era sola in quel lavoro: il compagno di una vita le era complice. Oggi invece, mentre spazza le foglie secche, vorrebbe poter mandare via anche il dolore che soffoca il suo cuore. Ma è arrivato maggio e con lui un piccolo fiore, nato dove tutto era lasciato all’incuria e quel bocciolo le strappa un sorriso, quasi soffocato.
Scende la sera mentre una piccola folla si raduna attorno all’edicola religiosa. Una madre tiene per mano la figlioletta, un uomo sussurra incerto, qualcuno intona un canto. Alla donna dal cuore pesante, scorrono tra le dita i granelli della corona, mentre in testa risuonano le parole di una dolce preghiera e gli occhi sono rapiti da quel piccolo bocciolo.
Ed è già maggio. Anche il cuore in petto pare farsi più leggero.