Mi ritrovavo, spensierata e felice, in un campo di narcisi, e riflettevo… Il narciso è sempre stato, fin dall’infanzia, il mio fiore preferito. Ho incontrato la Bellezza nelle innumerevoli qualità di fiori.
Li ritrovavo tra le mie montagne di Elva, ma il narciso mi attraeva in modo particolare. Ognuno incontra la bellezza con sfumature del tutto personali ed è difficile ritrovarne le motivazioni più vere. Più tardi, incontrai la Bellezza nello sguardo luminoso e trasparente di un ragazzo gravemente cerebroleso, dopo che aveva ricevuto l’Eucaristia. La incontrai nel sorriso di una donna anziana che avvolgeva le mie mani fredde tra le sue, caldissime, per infondere calore. Nell’atteggiamento composto e armonico di una suora durante la preghiera. Nel tono di voce di un sacerdote anziano e ammalato, pronunciando le parole della consacrazione nella Messa. Nello sguardo di un papà e di una mamma di fronte alla loro bambina, appena nata.
La nostra vita è cosparsa di bellezza, ma occorre uno sguardo speciale per riconoscerla. Uno sguardo assetato di infinito, libero da regole contro natura e antievangeliche. Sincero, silenzioso, discreto, attento alle sorprese. Capace di godere di piccoli segni di vita, originale e maturo.
Dimmi ciò che vedi e ti dirò chi sei. Dimmi quale Bellezza cerchi e ti dirò a che punto sei nel tuo cammino verso la vita interiore e profonda.
Se trovi un fiore piccolo e insignificante, germogliato tra le fessure dell’asfalto, rispettalo e cerca di non calpestarlo. È pur sempre un miracolo di Bellezza!
Se, tra tanti errori di una persona che ami, ritrovi anche solo un gesto o una parola buona, dimentica per un momento gli errori. Guarda, con simpatia e riconoscenza, a quel gesto, a quella parola.
Allora trionferà la vita! E la Bellezza risplenderà su ogni volto.