Una grande finestra, da cui guardare il mondo con stupore, come si faceva da bambini. Gli alberi si affidano al vento che li scuote e li scompiglia. Le colorate foglie riempiono il cielo con flebili danze.
Volteggiano, fino a toccare terra, terminando il loro ballo. L’autunno è la stagione della malinconia… La leggo sui volti della gente che, avvolta nei propri cappotti, solca la soglia della chiesa per partecipare alla messa. Anche la voglia di fermarsi in qualche chiacchiera leggera sembra volata via, come le foglie.
Invece tu resisti!
In questo banco freddo sento la tua parola scaldarmi il cuore. Gesù tu sei il balsamo per lenire le ferite il resto della settimana. La luce delle candele rimanda alle feste che stanno per arrivare. Il ricordo di chi non è più qui brucia ancora come una ferita toccata dal sale. Sfuggono le immagini di momenti passati, che vorremmo poter rivivere.
Invece tu resisti!
Gesù tu resisti a questo vento che sconquassa l’autunno, a questi fiori che appassiranno, alla malinconia per ciò che è stato. Sei la certezza che mentre tutto passa, tu resisti!