Si cammina distratti, con la mente che vaga inquieta, tra passato e futuro. Al cuore scontento, pesano le fatiche del quotidiano, le arrabbiature, le parole non dette. Pesa l’incapacità di porre rimedio.
Là dove rimedio non c’è. Ma proprio quando nulla sembra poter salvare una giornata così, ecco che il Signore ci viene in soccorso.
Entrando in una chiesa in cerca di un po’ di conforto, di un lume di speranza, qualcosa accende con forza la fiamma del nostro cuore bambino. Nella piccola cappella laterale alcuni ragazzi chiacchierano complici. La curiosità di capire cosa sta accadendo porta ad avvicinarsi solo un po’; quanto basta per osservare il gruppo di adolescenti sistemare compiaciuti il bue e l’asinello, il pastore e il suo gregge. Possono le statuine di un presepe riaccendere la speranza? Nel cuore cristiano sì: ecco Gesù che nasce!
Fugge la scontentezza dal cuore, al pensiero di colui che è venuto al mondo in una stalla. Si placano i lamenti e gli affanni. È bastato quel poco che rappresenta così tanto, a spegnere l’inquietudine dell’animo. È bastato il Natale alle porte, a riaccendere il cuore bambino!