È difficile rimanere vigili in mezzo a questo frastuono. Sirene assordanti e musiche chiassose distraggono i nostri orecchi. Luci abbaglianti e slogan ripetitivi “catturano” i nostri sguardi.
La gente intanto cammina distratta e nervosa. Spalle che si sfiorano. Occhi che si guardano senza vedersi. Mani che si stringono frettolosamente, tra mille auguri di circostanza.
Questo periodo dell’anno sembra portare con sé solo il peso della frenesia e della corsa all’oggetto più ricercato. Così, alla vigilia, resta solo una grande stanchezza. Ma in quella resa c’è la salvezza! Nella notte santa improvvisamente ogni cosa si libera del suo sfarzo e diventa purezza. Il senso di tutto che pareva smarrito, ora è una certezza che divampa nel nostro cuore: è nato il Salvatore! Negli occhi del fanciullo Gesù ho finalmente ritrovato il senso di questo giorno: è Natale!