Estate regalami quiete, concedimi il passo lento, lo sguardo disteso, la mente libera. Estate concedimi di afferrare il tempo e di farlo mio. Proprio lui, il tempo. Colui che inseguo invano per tutto il resto dell’anno.
Con la speranza di tenerlo in pugno, affinché mi dia respiro. Estate donami la gioia di un fiore inatteso, trovato in un campo incolto. Il suo vivace colore, pare un modo per distinguersi dagli arbusti gridando: “sono qui”! La mano lo raccoglie cauta, mentre la mente sa già a chi farne dono. Là nella piccola nicchia c’è lei: la madre di Gesù. Estate donami la bellezza di una preghiera recitata piano, mentre lo sguardo compiaciuto ammira il piccolo fiore che ha trovato dimora accanto a Maria, in un piccolo bicchiere di vetro.