Dopo tantissimi anni, ho incontrato per caso, Anna Maria. È una signora della mia parrocchia di infanzia. È molto dolce e sorridente. L'ho abbracciata e ringraziata, non mi ha riconosciuta subito.
«Sono Silvia... abitavo in via... mia madre è...». Un po' incredula, ma contenta ha ricambiato l'abbraccio con un grande sorriso. L'ho ringraziata perché Anna Maria, pur totalmente ignara della cosa, è stata importantissima per il mio cammino e per le mie scelte. A nove anni, ho detto ai miei genitori che volevo suonare il flauto traverso. Così mia madre, parlando per puro caso, una domenica dopo la Messa con Anna Maria, è venuta a sapere che, proprio dietro alla casa dove abitavamo, c'era una scuola di musica. Quella che è poi diventata la mia seconda casa. Da questa scuola è iniziato tutto: la mia passione per lo strumento, le mie amicizie, il suonare con gli altri, i miei studi... il mio cammino di vita. Sono stata allieva di quella scuola fino ai miei 20 anni e ancora oggi è sempre al primo posto nella mia vita!
Tutto ciò è poi anche diventato anche la mia professione.
Se non fosse stato per Anna Maria, che conosceva questa scuola di musica, non so se sarebbe mai capitato di poter avere un percorso così... Magari il mio desiderio di bambina non avrebbe mai avuto la possibilità di trovare un posto tanto importante per esprimersi e spiccare il volo...
Al supermercato Anna Maria si è commossa e mi ha detto «Mi inchino di fronte a questa cosa che mi dici e ti ringrazio».
No, Anna Maria! Sono io che ti ringrazio e ti sarò sempre grata!
A volte è proprio quella parola, quel consiglio, gratuito, inconsapevole, sincero, causale che ci servirà per sempre!
A volte sarà un’«Anna Maria» qualunque, la persona capace di indirizzare la strada di una bambina e di permetterle di crescere sotto tanti punti di vista...