Si chiama Yurii Sheliazhenko il segretario esecutivo del Movimento Pacifista ucraino. In pochi conoscono il volto paffuto di questo giovane con i capelli lunghi che testimonia un’altra Ucraina.
Mette in luce un movimento che in tutti i modi cerca di frapporsi e riunire coloro che obiettano. Se ne parla poco, ma anche là c’è una storia di obiezione di coscienza, di opposizione alle soluzioni con le armi al conflitto in atto. C’è una legge che prevede un servizio alternativo, più lungo del servizio militare. Disposizioni ora sospese perché nel Paese vige la legge marziale. Le persone che erano già indirizzate al servizio alternativo continuano a svolgerlo. Le nuove domande non vengono prese in considerazione, perché in tempo di guerra la mobilitazione militare non può essere sostituita con il servizio alternativo.
Ivan Petunin invece era un rapper, di 27 anni, conosciuto con il nome d’arte di Walkie. Temeva di dover prestare servizio militare, di essere chiamato a combattere. Ha fatto un video pubblicato sul suo canale Telegram annunciando il suicidio.
«Non sono pronto a uccidere. Non posso prendere sulla mia anima il peccato di omicidio e non voglio. Non sono disposto a uccidere per alcun ideale». Così si è espresso. «Una scelta», la definisce, per evitare l'arruolamento nell'esercito russo e «rimanere nella storia come un uomo che non ha sostenuto quello che stava accadendo e ha protestato fino all'ultimo».
Il suo corpo è stato trovato vicino a un edificio di più piani in via Kongressnaya, a Krasnodar, nella Russia meridionale.
Anche questa è “storia”.