Ogni anno il presidente della Repubblica premia 25 studenti, i migliori che in Italia si sono particolarmente distinti nel loro percorso scolastico. I livelli sono alti. Le famiglie orgogliose.
Gli insegnanti fieri delle segnalazioni presentate e che hanno ottenuto riscontro. Tutto italiano? Quasi. Yevgeniya Makhlina, uzbeca, arriva da Tashkent, (Uzbekistan - Asia) a 26 anni. È caduto il muro di Berlino, l’economia del suo Paese è crollata, emigra in Italia dove ci sono alcuni parenti. Non le viene riconosciuto il titolo di studio, laurea conseguita in una delle università più prestigiose dell’ex URSS. È ingegnere aerospaziale, ma non conta per il nostro Paese. Lavora tuttora come bracciante o in attività saltuarie per contribuire al mantenimento della famiglia.
Maria Di Mauro, di appena 20 anni, la sua primogenita, è stata nominata, nell’ottobre 2024, Alfiere della Repubblica dal presidente Mattarella.
Iscritta al corso di laurea in ingegneria aerospaziale all’università Federico II di Napoli, studia anche pianoforte da quando aveva 5 anni. Vuole altresì imparare il cinese perché “è la lingua della tecnologia” - dice.
Abita con la famiglia (padre, madre, due sorelle e la nonna materna russa) a Trentola Ducenta in provincia di Caserta. Afferma di voler rimanere in Italia a lavorare.
Questa storia rende merito alla donna ingegnere aerospaziale, venuta in Italia senza ottenere riconoscimento per il suo percorso di studi. Vede ora la realizzazione nei successi e nell’impegno della figlia, per la quale Yevgeniya è un modello come la nonna materna. Storia a lieto fine, senza confini.