Il cristiano, se vuole essere coerente nella vita, spesso, deve andare contro corrente. Più volte mi è capitato di sperimentare il suo significato letterale nella concretezza della vita. Un esempio.
Per andare a Messa devo percorrere la stessa strada che conduce alla piazza principale dove si tiene il mercato anche in molte festività religiose. Ebbene a metà mattina c’è una fiumana di gente e per raggiungere la chiesa devi fendere la corrente di chi in senso inverso va per compere. Si dirà: anche gli ambulanti devono lavorare per vivere. Giusto. Ma possibile che se non si lavora sette giorni su sette non si mangia?
Padre Médaille nella Massima n. 2 scriveva: «Assumete come norma della vostra vita di essere perfetti com’è perfetto il vostro Padre celeste».
Raggiungere la perfezione è certo ben impegnativo, ma vale la pena di mettersi in cammino cercando come primi passi di ridare il giusto tempo alle cose e forse ritroveremo anche la via della felicità.