Nella vita ci sono tempi in cui si sente Dio vicino e tempi in cui invece pare molto lontano. Diventa allora difficile dialogare con lui e la sua assenza fa sì che l’orizzonte si restringa sempre più.
Spesso, causa di questa spiacevole sensazione sono le tante cose da fare che catturano come un vortice. I troppi impegni paiono risucchiare la persona in un tempo grigio dove non c’è spazio per nessuno, nemmeno per se stessi.
«Vivete con il Signore sulla croce»: forse queste parole estrapolate dalla Massima 46 di padre Médaille possono sintetizzare quel confuso e triste stato d’animo.
Ma poi basta il sorriso di un incontro, la bellezza di un tramonto, il vento tra i capelli, la farfalla su un fiore per rivelare la tenera presenza di Dio.
«Nell’esercizio della speranza affidatevi a Dio». Decisione, costanza e speranza sono gli ingredienti, suggeriti sempre da padre Médaille nella Massima 30, per ritrovare il gusto della vita così come la vuole il Creatore.