Un tempo dalle nostre parti si diceva che il mestiere bisogna rubarlo dal momento che nessun datore di lavoro ti svela i suoi segreti. C’è un mestiere che interessa tutti ed è fondamentale impararlo.
Lo si può fare anche rubandone i segreti: è il mestiere di vivere. Ci sono dei maestri che non aspettano altro che farsi rubare i segreti del ben vivere: sono i santi. Quelli del calendario certo, ma anche quelli della nostra famiglia, comunità, quelli che incontriamo sulle scale del condominio, sul lavoro. A volte non è neppure gente che va spesso in chiesa, ma che sa farsi pane spezzato; ciò che li rende graditi a Dio.
Occorre però un’attenzione a monte: incontrandoli è necessario rifuggire dal sostare sui lati negativi per soffermarsi solo sui positivi.
Rubare loro i buoni comportamenti è forse ciò che sta nascosto nel consiglio che padre Médaille ci offre nel capitolo VIII delle Massime di perfezione: «Abbiate sempre una grande stima per gli altri; scusate il più possibile il male che potreste notare in loro e non divulgatelo; siate sempre cordiali con tutti».