Un obiettivo da perseguire costantemente è imparare ad amare e per chi crede una preghiera da innalzare quotidianamente è che Dio ci insegni ad amare. Mi piace pensare che l’amore sia come un abbraccio.
Dimenticare un poco se stessi per accogliere l’altro. Smetterla di brontolare (in cui invece davvero siamo esperti) per mettere i propri talenti a sevizio. Con equilibrio però, perché annullare se stessi non porta bene a nessuno. Occorre anzi volersi bene, ritagliandosi tempi per conoscersi, ritrovarsi e così ricaricarsi. È la raccomandazione evangelica dell’andare un poco in disparte per poi tornare nel mondo ritemprati e ristorati.
Giorno dopo giorno l’amore così vissuto si avvicina un poco a quello di Dio. Chiedergli dunque di insegnarci ad amare è realizzare quel sogno di alto profilo che padre Médaille indicava con le parole «Non amate altro che Dio e quanto può dirsi di divino» (MP I,3).