Le parole hanno una carica di significato che dice il nostro essere nel momento in cui le pronunciamo. Per scoprirne il senso originario occorre andare all’origine, direi alla culla che le ha ospitate alla nascita.
Con l’uso poi sono state caricate di significati legati alla sensibilità che evolve nel tempo, ma che talvolta porta a dimenticare quanto volevano esprimere originariamente. Carità, ad esempio, è una parola densissima di carica emotiva. Nella sua origine significava amore, benevolenza e affetto ed era il sostantivo di carus, ossia amato.
La carità si esprime nel cordiale dialogare con le persone. Gli incontri sono sempre un dialogo fatto di gesti, posture, mimica facciale, magari silenzi, oltre che di parole. Quanta carità c’è in un sorriso, in una carezza, in un abbraccio, nell’ascolto!
Ritroviamo l’invito alla cordiale carità proprio nelle parole di padre Médaille: «La vostra carità verso il prossimo sia libera da ogni forma di asprezza e dai più piccoli segni di freddezza» (Massima VIII, 3).