Bisogna crederci che contiamo qualcosa. Tutti. Nessuno escluso. Ogni tanto un fatto, un gesto che poteva apparire insignificante guadagna un articolo di giornale e raggiunge un numero di lettori.
Se ne parla. Abbastanza? Chissà? Magari sfugge ai più. Ma qualcuno lo legge e ne trae insegnamento o un’idea nuova, diversa. «Le istanze che emergono dal basso in tutto il mondo, dove persone impegnate dei Paesi più diversi si aiutano e si accompagnano a vicenda, possono riuscire a fare pressione sui fattori di potere». Lo dice papa Francesco a riguardo della crisi climatica nella Laudate Deum.
Può essere utile pensarlo per qualsiasi situazione in cui ci sentiamo coinvolti e che desidereremmo vedere diventare importante e condivisa? Non voglio riportare esempi perché ognuno di noi potrebbe riferirne. Possiamo anche scoprirne casualmente navigando in internet o sfogliando giornali. La mia riflessione va a non perderci di coraggio se abbiamo una idea buona e la possiamo condividere con chi ci sta vicino o è impegnato nella nostra piccola associazione. Come si allarga il cerchio buttando un sasso nel lago, l’onda può raggiungere altri, condizionarne o cambiarne i comportamenti, almeno costituire motivo di riflessione, un pensiero.
Coraggio, singoli e singole, carichi e cariche di inventiva, proviamoci. L’onda lunga può raggiungere confini inimmaginabili. Lo si faceva quando potevamo solo scriverci lettere e spedirle… pensiamo ora alla velocità con cui i pensieri possono correre… Non solo quelli catastrofici, ma anche quelli buoni e positivi!!!