Il gruppo delle famiglie "Chiamate alla comunione", nel pomeriggio di sabato 12 febbraio, ha condiviso ed esaminato il paragrafo 4 di "Patris corde", non senza lasciar spazio alla preghiera.
La meditazione di suor Patrizia Graziosi ci ha introdotto, attraverso la figura di san Giuseppe, ad una profonda riflessione meditata sul tema dell'Accoglienza e della Fortezza. Giuseppe, uomo dalla profonda umanità, si rende molto vicino a noi. Dentro le sue fragilità nell'affrontare la notizia della gravidanza di Maria, ritroviamo noi stessi, le nostre fatiche, i nostri momenti di sconforto, come singole persone e come famiglie. L'accoglienza di Giuseppe a Maria e al bambino, ci aiuta ad accogliere gli altri, senza remore, senza selezioni né pregiudizi. Accoglienza aperta ad ogni persona che sfiora la nostra vita, perché ogni volto, ogni cuore forma un arcobaleno dai colori bellissimi, che arricchiscono e colorano le nostre vite.
La nostra esistenza è colma di esperienze che ci hanno segnati nel profondo, feriti e umiliati, toccati da avvenimenti dei quali non comprendiamo il significato. Giuseppe ci insegna ad accogliere ciò che non siamo in grado di capire, facendo pace con noi stessi, con la nostra storia personale. Questo è il percorso che ci porta a Dio.
Il dono della Fortezza viene dallo Spirito Santo. Illumina la vita di chi accoglie Gesù, per e con amore, portando avanti la propria vita, la famiglia, il lavoro, la fede, la lotta nella malattia. Tutto con forza e coraggio senza perdersi d'animo, senza disperare. Gesù chiede di non avere paura di fronte ai timori umani.
Egli non ci lascia sprovvisti dello strumento necessario per far fronte alle ostilità. Gesù ci dona la fortezza chiedendoci di affidarci a lui.