Nell’incontro del nostro gruppo “Chiamati alla comunione”, sabato 12 novembre, don Carlo Vallati ci ha aiutati a comprendere meglio alcuni aspetti dell’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco.
Egli, nella premessa, ha affermato con chiarezza e decisione che essere fratelli è faticoso. Lo è non solo nel mondo odierno, ma anche nella Bibbia. Infatti, nel primo libro della Genesi, viene narrata la storia di Caino e Abele. Un esempio. Essi sono fratelli, ma comunque vivono un legame patito, al di fuori di un sano affetto. Quindi tra di loro nasce una forte invidia, causata da un non-vedere o un vedere male.
Dio però offre una chance a Caino, nonostante il delitto che ha compiuto su Abele. “Il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». E impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato” (Genesi 4,15). Guai a chi tocchi Caino: Dio lo protegge perché lo ama.
Don Carlo si è anche soffermato parecchio sul perdono. Come ogni parola, anche questa ha perso, a volte, il vero significato. Spesso è più facile parlare del perdono che viverlo. Certo, non è un atteggiamento scontato o facile da affrontare. Esige un cammino di risalita faticosa… Ma occorre ricordarsi che siamo tutti degli “Evel”, ossia un soffio. Tutti esseri fragili.