Il Papa ha parlato delle attenzioni riservate agli animali domestici. Cani e gatti che a volte occupano il ruolo dei figli. Pensieri interessanti. Gli animali da compagnia sono effettivamente tali.
E in quanto tali hanno diritto di essere amati, rispettati e adeguatamente curati. La differenza la fa la misura. A seguire papa Bergoglio invita a riflettere su una società come la nostra dove non si fanno più figli. Per contro ci sono tanti bambini che attendono di essere amati, accolti e curati come figli e ha aggiunto che le famiglie non si slanciano in questo senso. Si spinge oltre chiedendo che le pratiche per le adozioni vengano semplificate e rese più accessibili. Sostanzialmente non si può che essere d’accordo con lui.
Vado un po’ avanti. Non è sufficiente desiderare ardentemente di diventare genitori per poter accogliere un bambino. Si possono semplificare le procedure. Qualcuno ci vorrà comunque che sondi il desiderio legittimo di diventare mamma e papà. Il passaggio non richiede soltanto uno slancio amorevole grande, una disponibilità a mettersi in gioco.
Mi sembra di poter affiancare alle indicazioni del Papa un approfondimento su quanto siamo disposti ad accogliere l’altro diverso da noi, magari di etnia diversa, già con una storia sua. Riuscire ad accogliere tutta la sua vita pregressa e accompagnarlo verso un orizzonte nuovo, insieme. Per tutto ciò non è sufficiente l’amore, il desiderio, la voglia di essere genitori. O meglio questo deve essere accompagnato da una consapevolezza più ragionata e profonda. E anche da un tempo adeguato per valutarla…