Che cosa nella mia vita è assolutamente importante? "Finché c'è la salute...", "Con i soldi ti procuri tutto il resto". Sembra che anche il vangelo di Luca si ponga la stessa questione, con risposte abbastanza chiare...
«Potere e gloria», che non pensano alla vita umana ma al dominio, a una dimensione non personale, sono stroncati con più sicurezza: vengono dal diavolo, che li distribuisce a chi lo adora. Dio non ha nulla a che vedere con quel desiderio, che è divisivo ("diavolo", appunto, significa "che divide"). Anche fame e desiderio di protezione, però, che sono leciti e buoni, vengono subordinati ad altro, a un rapporto con Dio che sia trasparente e onesto, che non lo "metta alla prova". È infatti ben diverso dire "Se non mi fai questo, non sei mio Padre" ("se non fai come dico, non mi ami") o pregarlo umilmente per il pane quotidiano.
Se ci facciamo caso, è ciò che arriviamo a elaborare anche noi quando ci mettiamo con serietà a pensarci. Anche noi, alla fine, siamo d'accordo che tanti elementi della nostra vita sono importanti e buoni, ma secondari rispetto a delle relazioni personali sane e profonde. Meglio essere malati e amati o in salute ma soli?
Anche Dio si augura innanzi tutto il rapporto con noi. E ci augura il rapporto con lui. Sia pure a fatica, siamo allora portati a riscoprire che quando Dio ci stimola a tornare all'essenziale, e ci sfida a fare a meno di alcune nostre comodità, non perché cattive, ma perché rientrano nel superfluo, non ci mortifica ma ci fa vivere l'umanità più autentica e vera. Assomigliare di più a Gesù non ci allontana dalla nostra natura, ma anzi ce la riscoprire meglio e più profonda.
I domenica di Quaresima Anno C: ⇒leggi il vangelo secondo Luca, 4,1-13.