Un (bravissimo) biblista dei nostri posti, che già contempla Dio faccia a faccia, ripeteva a volte una battuta buffa ma precisissima: “Fa’ come Dio, diventa uomo!”.
È il cuore del cristianesimo, lo svelamento che Dio e uomo non si danno in contrapposizione ma insieme, che il volto di Dio è pienamente visibile nell’umanità più piena, e viceversa. E che quanto più assomigliamo a Dio, tanto più siamo umani. Diventa allora prezioso riscoprire, nell’annuncio inverosimile che l’angelo comunica a Maria, un particolare fondamentale, ma che rischia di sfuggirci. L’angelo si introduce invitando Maria a rallegrarsi, e poi a non avere paura. La paura è uno dei condizionamenti più forti alle nostre azioni, che spesso ci impedisce di essere trasparenti e autentici, di decidere in libertà. Poi, le spiega il progetto inaudito di Dio su di lei. Maria non crede subito, muove obiezioni, come farebbe qualunque persona sana di mente. E l’angelo spiega, argomenta, verrebbe quasi da dire che insiste, ma con estrema delicatezza e discrezione. Solo alla fine la ragazza acconsente, con l’aria di colei che non è ancora sicura di aver capito tutto ma decide di fidarsi: «Sia fatto secondo la tua parola».
E solo allora l’angelo parte. Se Dio fosse un dittatore, avrebbe potuto limitarsi a buttare lì l’informazione. O a punire Maria per avere chiesto chiarimenti. Il Dio cristiano non lo fa. Non vuole burattini, chiede la collaborazione. Cerca persone autentiche, libere, che decidano liberamente di fidarsi di lui. Come chiunque ami davvero, non sopporta la costrizione, desidera la libertà. Innanzi tutto nel suo amato. Ossia in ognuno di noi.
Immacolata Concezione di Maria ⇒Leggi il Vangelo secondo Luca 1,26-38