Ognuno di noi sperimenta di non essere in assoluto, padrone, né della sua vita, né interamente del proprio agire. Possiamo sentirci più o meno sicuri delle nostre azioni, delle proprie scelte...
Inoltre di quanto ci condizionino i vissuti e le esperienze degli altri. Vale la pena ricordarcene, sia nel momento in cui non viene scalfita la certezza della bontà di quanto facciamo, sia nel momento in cui avvertiamo la necessità di un confronto per scegliere il meglio. È importante sentirsi corresponsabili di quanto ci sta accanto. Elimina qualche ansia, porta vicino agli altri, ci permette di condividere dubbi ed interrogativi. “Alimentiamo ciò che è buono e mettiamoci al servizio del bene” dice la Fratelli Tutti.
Facile? Mah! Intanto bisogna pensare, mettersi in discussione e ricordarsi di stare “né avanti, né indietro, ma accanto”. Dal confronto leale ognuno può trarre linee guida e valide opportunità.
Sperimentiamo la corresponsabilità in famiglia, nelle amicizie, nella Chiesa, nella società. Oltre l’agire individuale, è un passo avanti, percepirsi parte attiva. Sappiamo quanto non sia scontato. Conosciamo la tentazione di lasciar perdere, trovando giustificazioni reali.
Nella raccolta di frasi che conservo ho trovato questa: “Quando stai per mollare, fermati un attimo e pensa al motivo per il quale hai resistito fino ad ora. Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica”.
La corresponsabilità ci aiuta a non sentirci soli, ci sprona a continuare. In aggiunta ci incoraggia nei momenti di dubbio e di stanchezza!