L’incontro con alcune suore di san Giuseppe è stato per me l’inizio di un cammino di grazia. Da subito il loro modo di accogliere, ascoltare, parlare mi ha fatto sentire amato e mai giudicato.
Ho avuto la possibilità di partecipare a delle loro iniziative rivolte ai giovani come me. È in questi momenti che le mia domande, in modo molto naturale, hanno avuto una risposta. Mentre altre sono maturate e altre ancora hanno lasciato il posto a frutti che mai avrei pensato potessero esserci.
La preghiera condivisa, insieme a tante risate e chiacchierate, mi hanno fatto sempre sentire in famiglia. Da qui il desiderio di approfondire che cosa rendesse le suore così, tanto da fare diverse esperienze stabili in comunità da loro.
Con diverse suore è nata una sincera amicizia e, purtroppo come in ogni famiglia, ho dovuto salutarne alcune, che ora vivono nell’abbraccio del Padre. Sono certo che ora dal cielo accompagnano il mio percorso, ma anche quello di tanti altri come me. Da un cammino singolo, il mio, è diventato in un cammino di coppia; insieme siamo grati al Signore per i passi compiuti, per quelli che, se lui vorrà, compiremo.
Noi laici ci sentiamo in una grande famiglia, dove ognuno, in modo diverso, contribuisce alle varie necessità ed esigenze della Congregazione. Il desiderio e l’augurio che facciamo a coloro che leggono queste parole è di trovare in questa “Famiglia” una famiglia che accoglie, che ascolta, che condivide un tratto di strada, lungo o corto non importa. Ma vissuto con al centro la parola di Dio che parla quotidianamente al nostro cuore e orienta al meglio la nostra vita.
L’Eucaristia, che ha fatto nascere in padre Jean-Pierre Médaille questo “Piccolo Disegno”, rinnovi in tutti noi il desiderio di essere e compiere totalmente la volontà di Dio, in modo che ognuno possa “essere come argilla nelle mani del Vasaio".