Oggi, abitata da un silenzio di quiete e di tenerezza, intravedo il “Volto” riflettersi su tanti volti, i più diversi. I volti del “caro prossimo” con cui vivo, che servo e dai quali sono servita.
Volti che mi amano in questo tempo, in questo preciso istante della mia vita.
Tempo che vai, non rapirmi questi attimi di luce, di pace, di calore, di contemplazione!
Tempo che vai, non corrompermi con la fretta, l’arrivismo, l’agitazione.
Il tempo che va è segno dalla vita che fluisce. È segno dall’Eterno che si avvicina. È segno del cammino verso la meta ultima.
Ma è anche segno di una ferita che si rimargina, di uno sguardo che cresce in profondità.
Segno di una carezza che si fa più vera, di una stretta di mano che si riscalda al fuoco dell’Amore.
Signore del tempo, guidaci “oltre”…
In quell’oltre che appartiene solo a te. Ma che tu, come Padre, ce ne rendi partecipi perché figli tuoi.