Succedono tante cose straordinarie, a causa di Gesù e intorno a lui. E il vangelo ci dice che tutti si stupivano. Lo stupore, il grido meravigliato, le bocche aperte e stupite, le conosciamo anche noi.
Il nostro è un mondo che ama stupirsi, per qualunque cosa, anche superficiale. Ma in quel quadro quelli che si stupiscono sono “tutti”, eppure (o proprio per questo?) non vengono citati per nome. Si cita invece Maria, che «custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore».
Ciò che ci è prezioso viene custodito, tenuto al caldo, al riparo. È come se il vangelo ci invitasse, all’inizio di questo anno civile, in giorni normalmente, per tanti, un po’ più tranquilli, a ridurre il volume del nostro stupore e a tenere ben custodito il bello e buono che ci succede. Meditandolo, guardandolo, contemplandolo. Magari senza capirlo fino in fondo (non si dice che Maria abbia capito), ma sapendo, e scoprendo sempre meglio, di essere davanti a qualcosa di bello, di cui, come di un neonato avvolto in fasce, potremmo non accorgerci, se ci lasciassimo prendere solo dallo stupore.
Solennità di Maria SS. Madre di Dio ⇒Si potrebbe rileggere il vangelo secondo Luca, 2,16-21