Dio è nato. E adesso? Che cosa si fa? È inevitabile che nasca la domanda su che cosa avranno detto e fatto Maria e Giuseppe con il piccolo Gesù che cresceva. Infatti sono emersi tentativi di risposte.
Gran parte dei vangeli “apocrifi”, che non si leggono in chiesa, fantastica proprio sull’infanzia di Gesù. I vangeli “ufficiali”, invece, ci dicono pochissimo, ma proprio per questo bisognerebbe dare pieno peso a ciò che scrivono. Di fatto sui comportamenti di Giuseppe e Maria dicono solo due cose, che qui riprendiamo nell’ordine inverso.
Si dice che, a otto giorni, Gesù viene circonciso. Come qualunque neonato ebreo del tempo, seguendo la norma. Il Figlio di Dio, divenuto uomo, si sottomette alle leggi degli umani, come tutti. Perché diventare uomini significa anche entrare in regole e stili che non scegliamo. Lo ha fatto anche lui.
E poi (anzi, prima) che Maria meditava tutto ciò che era successo. Non si dice che abbia capito tutto, non si racconta che abbia spiegato chissà che cosa a Gesù. Ma medita. Ci pensa, ci ripensa, prova forse a trovare un senso. E chissà se alla fine lo avrà intuito. I vangeli non ce lo svelano. Forse perché a essere davvero umano è meditare, lasciarsi permeare dal gusto di ciò che accade, non farsi scivolare tutto addosso in fretta. Non voler essere i primi a reagire a uno stimolo, ma sopportare che, nei tempi lunghi, ci modifichi. Forse neppure capire. Di Maria non lo si dice. Non siamo chiamati a capire. Ma a meditare, a pensare, a darci il tempo di vedere, questo sì.
Solennità di Maria SS. Madre di Dio ⇒Si potrebbe rileggere il vangelo secondo Luca, 2,16-21