A volte capita di sentire discutere sulla figura di Gesù dicendo che comunque, quale che sia la sua realtà e affidabilità, il suo messaggio resta valido e utile per vivere bene. Può darsi, ma i vangeli sono più esigenti.
Conoscere le cose è importante, senza dubbio, avere una conoscenza teorica delle realtà aiuta a coglierle e applicarle in profondo. Ma le nostre vite sono concrete, fatte di esperienze vissute e di scelte complicate. E da queste Gesù è passato. Quando dice che c’è più gioia nel dare che nel ricevere, nel servire che nell’essere serviti, non si limita ad enunciare dei principi di fondo, ma dei criteri di vita che lui ha vissuto per primo. «Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi». Non semplicemente un appello a fare, quindi, ma un entrare piedi e mani fino in fondo nella nostra umanità.
Per questo può essere il nostro maestro. Ha fatto la nostra fatica, ci invita a imitare il suo agire, non il suo insegnamento.
Giovedì santo, anno A ⇒Leggi il vangelo secondo Matteo 26,17-29