Lo sappiamo, alla fine con Dio tutto si risolve in una relazione di fiducia, dobbiamo semplicemente fidarci di lui. Come lui si fida di noi. ... Come? Il vangelo di oggi ci presenta un Gesù che è risorto.
Che torna dai suoi... tra i quali alcuni dubitano. Come? Proprio quelli che erano scappati poche ore prima, dopo aver giurato che avrebbero dato la vita per lui, ora dubitano? E Gesù? Che cosa farà? Contro ogni nostra logica, affida loro il compito di annunciare il vangelo, di battezzare, di garantire il suo ricordo e la diffusione del suo messaggio fino al suo ritorno.
Gesù ha di fronte persone che lo hanno tradito pochi giorni prima, che anche ora dubitano. Ci verrebbe da pensare che dovrebbe cercarne di migliori. Invece, non solo non ne va a scegliere altre, non le rimprovera, ma affida loro l’annuncio della croce e della risurrezione. Confida che coloro che non si sono dimostrati affidabili potranno riscattarsi.
È ciò che, da adulto perfetto, fa anche con noi, trattandoci da adulti: non si limita a chiederci di fidarci di lui, ma confida in noi, nella nostra capacità di comprenderlo, di annunciarlo, di testimoniarlo.
Ascensione del Signore, anno A ⇒Leggi il vangelo secondo Matteo 28,16-20