Tutti conoscono il nome di questa città. Il paese natale di Davide, e per questo il luogo in cui gli evangelisti fanno nascere Gesù, il centro del mondo in cui umili pastori o regali magi vengono ad adorarlo…
Potremmo immaginare che si tratti di un centro rilevantissimo, importante, magari enorme. Gli imperatori nascevano a Roma, i re nella capitale. Eppure Betlemme, pur vicinissima alla capitale religiosa, alla città santa di Gerusalemme (una decina di chilometri), è sempre stata un centro minore, piccolino, insignificante se non fosse per quelle due nascite.
Non appena ci facciamo caso, scopriamo che sempre il Dio della Bibbia non bada a nobiltà o solennità. Non fa nascere suo figlio nella città santa, ma in un borgo a due ore di cammino. Perché non conta lo sfarzo, la nobiltà, bensì la persona.
Non importa dove sono, qual è il mio lavoro o condizione. Dio vede me, e apprezza ciò che sono. Semmai, sarà il luogo in cui vivo a diventare importante perché ci vivo io.
Solennità dell’Epifania del Signore ⇒Leggi il vangelo secondo Matteo, 2,1-12