Persino ai discepoli Gesù sembrava un fantasma. D'altronde, sapevano che era stato crocifisso, anche se la tomba era stata poi trovata vuota. Non lo penseremmo anche noi?
Forse anche noi ci diremmo che però il suo messaggio resta ancora tra noi, e quello è l'importante. In realtà, Gesù ci tiene a mostrare che è vivo davvero, in carne e ossa come noi. Non è solo la sua eredità, ma lui, la sua persona. E che cosa fa, appena risorto? Che cosa faremmo noi, tornati in vita? Che cosa sentiremmo il bisogno di recuperare?
Gesù non ha dubbi: va dai suoi, e dona immediatamente loro la pace. Mangia con loro. La sua vita si concentra sulla relazione con i suoi amici, in armonia e comunione.
Quando ci sforziamo di mettere al centro della nostra vita le nostre relazioni, e viverle con la bontà e la trasparenza di Gesù, anticipiamo il gusto della nostra risurrezione.
III Domenica di Pasqua B ⇒Leggi il vangelo secondo Luca 24,35-48